domenica 13 dicembre 2009

Andrea Pazienza alla mostra "Il Grifo: Storia di una rivista"

Tra i materiali in mostra non mancheranno le tavole di Andrea Pazienza. Tra i suoi ultimi lavori le celebri "Favole", disegnate come dono per il piccolo Lorenzo Paganelli e realizzate in collaborazione con la moglie Marina Comandini.
Da queste brevi storie è stata recentemente tratta una serie di cartoni animati: http://www.uffachepazienza.it/

mercoledì 9 dicembre 2009

IL GRIFO: STORIA DI UNA RIVISTA

IL GRIFO: STORIA DI UNA RIVISTA

IL FUMETTO E’ ARTE

Una mostra a cura di Vincenzo Mollica

da Federico Fellini a Hugo Pratt

da Milo Manara a Guido Crepax


Napoli, Castel dell’Ovo, dal 18 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010

( tutti i giorni dalle ore 9:30 alle ore 18:00, festivi dalle ore 9:30 alle 14:00 – ingresso libero)

Dal 18 dicembre al 10 gennaio il Castel dell’Ovo di Napoli ospita la mostra “IL GRIFO: STORIA DI UNA RIVISTA – Il fumetto è arte” dedicata alla letteratura disegnata.

La mostra, promossa dall’Assessorato alle Politiche Sociali e Giovanili del Comune di Napoli, curata dal giornalista Vincenzo Mollica, è organizzata da Lorenzo Paganelli per Grifo Cult.

All’inaugurazione, prevista per venerdì 18 dicembre presso Castel dell’Ovo, parteciperanno, tra le istituzioni, il Sindaco della città di Napoli Rosa Jervolino Russo, l’Assessore alle Politiche Sociali e Giovanili Giulio Riccio, il consigliere del Comune di Napoli Francesco Minisci, il giornalista Vincenzo Mollica e l’organizzatore Lorenzo Paganelli. Inoltre, interverranno gli artisti Francesco Guccini, Milo Manara e tanti altri.

Per la realizzazione della mostra un particolare ringraziamento va a Telecom Italia e Star Shop.

E’ la prima volta che le porte dell’archivio storico della rivista Il Grifo, diretta dal 1991 al 1995 dal giornalista Vincenzo Mollica, vengono aperti al pubblico, accade in una città come Napoli che è sempre stata depositaria di grandi valori artistici e culturali.

La mostra vivrà nello spirito del suo sottotitolo: il fumetto è arte.

La rivista “Il Grifo” è nata dal bisogno di mettere in evidenza che il fumetto è opera artistica creata da autori, e non, come si diceva al tempo in cui nacque il progetto, prodotto seriale. Lo stesso Hugo Pratt, impegnato nel progetto fin dall’inizio, scelse di fare fumetto d’autore e definì la propria arte “letteratura disegnata”.

L’autore è al centro del percorso espositivo, lungo in quale ci si imbatterà in registi, attori, fotografi, pittori, poeti e grandi del fumetto italiano di tutti i tempi. La mostra propone un viaggio emozionante attraverso i protagonisti di una stagione artistica che hanno creduto nella rivista a tal punto da realizzare storie diventate negli anni dei classici.

Fra i più illustri compagni di viaggio che incontreremo in questa mostra ritroviamo:

Dino Battaglia, Franco Battiato, Roberto Benigni, Stefano Benni, Attilio Bertolucci, Enki Bilal, Charles Bukowski, Dino Buzzati (Poema a Fumetti, Zio Paperone), Italo Calvino (Lezioni Americane), Giorgio Cavazzano, Leonard Cohen, Mauro Cicaré, Paolo Conte, Guido Crepax, Robert Crumb, Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi, Federico Fellini, Max Fleisher (Betty Boop), Galleppini (Tex), Vittorio Giardino (Anche su Piero Della Francesca), Guareschi, Guccini, Jodorowsky, Bob Kane (inventore di Batman), Tanino Liberatore, Lucio Dalla, Milo Manara, Giulietta Masina, Jean Giraud Moebius, Vincenzo Mollica (Su Bruce Springsteen, Superman, Braccio di ferro, Gruau), Nanni Moretti (Caro Diario), Josè Muñoz, Hugo Pratt, Pier Paolo Pasolini (Inedito), Andrea Pazienza, Nicola Piovani, Jean Renoir (Saint Exupery), Schifano, Sergio Staino, Art Spiegelman, Alex Toth, Totò e i suoi pensieri, Zavattini, Wim Wenders (Così vicino, Così lontano), Danijel Zezelj.

Un’ampia sezione della mostra, forse la più importante, sarà dedicata al contributo di Federico Fellini, che fu tra i primi sostenitori e collaboratori della rivista. Il celebre regista tornò a occuparsi di fumetti proprio grazie a “Il Grifo”, dopo l’esperienza del “Marc’Aurelio”, in cui aveva esordito come disegnatore; paradossalmente, aprì e chiuse la sua carriera artistica facendo fumetti.

La mostra vuole essere un doveroso omaggio alla storia di una rivista che voleva semplicemente compiere un atto di giustizia: far riconoscere l’arte che alimenta il fumetto.